​Una lodevole iniziativa parte dal comune di Oriolo Romano (VT) e confidiamo si diffonda presto, almeno in tutto il viterbese: si chiama C-Campo, e forse un nome più appropriato non poteva essere scelto, per un mercato contadino che nasce per rivalutare una delle più genuine fonti di sostentamento del nostro paese: l’agricoltura.


Così ogni 2 settimane, dalle 8.30 alle 13.30, si svolge a Oriolo Romano (VT) il mercato contadino, dove i piccoli e medi produttori della zona vendono i loro prodotti e preparano un pasto genuino per tutti gli avventori.  
Sulla base del regolamento comunale infatti, qui possono vendere solo autentici produttori.


​Il coordinamento dell’iniziativa è curato dall’associazione “Genuino Clandestino“, una nuova generazione di agricoltori che combattono contro l’omologazione e le monocolture intensive:

niente chimica sui campi ma neanche marchi “bio”, perchè quello che conta non è il sigillo ma la faccia di chi sta dietro al banco.


Si tratta di un circuito di liberi contadini che si sono affrancati dalle dinamiche della burocrazia che ha reso insostenibile l’agricoltura con certificazioni molto costose , ma di fatto non controllate e garantite da nessuno.

​Così hanno coniato “l’autocertificazione”: ossia delle schede che contengono le caratteristiche del prodotto, come viene coltivato e l’indirizzo del coltivatore per verificare di persona le metodologie applicate.

Il rapporto che lega produttore e consumatore è così tornato ad essere uno stretto rapporto di fiducia.

Tutto questo non può e non deve essere esportabile su grande scala nelle dinamiche a volte perverse di una grande città: deve piuttosto essere rivalutata la dimensione del quartiere o del paese, che consente di non interrompere il prezioso e stretto legame tra produttore e consumatore.




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